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Riflessioni. Conciliare il lavoro con la vita.

Una frase famosa recita “scegli un lavoro che ami e non lavorerai mai, neanche per un giorno, in tutta la tua vita”.


Nella vita reale purtroppo però non è sempre così.



Oggigiorno trovare lavoro e ancor di più trovare il lavoro che faccia per noi, il lavoro che ci permetta di esprimere la nostra passione, di realizzarci professionalmente è quasi un sogno.



Ed è un peccato perché il lavoro occupa almeno un terzo se non di più della nostra vita.



Che si lavori troppo o si soffra per la precarietà o la disoccupazione il lavoro e una delle principali fonti di stress, che mette in pericolo mente e corpo.



Basti pensare che in Europa lo stress è la seconda malattia professionale.



Tra i motivi di stress c'è la frustazione per un'attività troppo ripetitiva e poco stimolante, la voglia di fare carriera, la tensione derivata dalle tante responsabilità, i turni di lavoro che scombussolano i ritmi dell'organismo, i rapporti con i colleghi, i superiori e il datore di lavoro, la mancanza di lavoro, i tanti colloqui senza risposta...



Primo Levi, che fu anche dirigente d'azienda, scrive nel libro La Chiave a Stella: "ci sono compiti che nel lavoro possono distruggere l'anima, ma amare il proprio mestiere è la migliore approssimazione della felicità."




È importante perciò rivalutare il ruolo principale del lavoro che è essenzialmente questo:

esprimere i talenti individuali per metterli al servizio della comunità e per la propria soddisfazione.


Si, è vero, spesso le cose non sono semplici.

Ma bisognerebbe ricordarsi sempre di mantenere due sguardi:
uno verso l'esterno per fronteggiare le difficoltà della vita anche in ambito lavorativo, quelle difficoltà che per quanto ti impegni esulano dal tuo controllo;
e uno sguardo verso l'interno, verso se stessi, verso la propria anima; è lì che abbiamo il controllo di tutto, ed è lì che possiamo migliorare la nostra situazione e migliorarci.


Trovare un lavoro che ci realizzi, che soffi nella nostra mente un nuovo senso, che ci faccia respirare di nuovo a pieni polmoni, che ci permetta di cominciare ad essere creatori liberi e appassionati della nostra vita di tutti i giorni.


È questo l'augurio che ho. Per me, e per voi.


holstee.com